Influenza intestinale 2012

L’influenza intestinale è una patologia molto diffusa soprattutto per i bambini. Viene denominata spesso con il nome di Influenza intestinale, ma in realtà non è causata dal virus dell’influenza, bensì da un’infiammazione della mucosa dello stomaco o dell’intestino dovuta alla presenza di virus o batteri.
 

I virus responsabili dell'influenza intestinale sono i NOROVIRUS, scoperti nel 1972, appartenenti alla famiglia dei Caliciviridae, rappresentano uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica, costituendo così un serio problema nel campo della sicurezza alimentare

MANIFESTAZIONI: in contesti comunitari, negli ospedali, nelle case di riposo, nelle scuole in ambienti, come navi da  da crociera. Da alcuni anni sono stati sviluppati test diagnostici rapidi da effettuare su campioni di feci. A oggi, sono noti quattro genotipi di norovirus, da GI a GIV, sottodivisi in almeno 20 cluster.


SINTOMI: Il periodo d'incubazione è di circa 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti: nausea, vomito, soprattutto nei bambini, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso si manifesta anche una leggera febbre. La malattia non ha solitamente conseguenze serie, e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni. Normalmente, l’unica misura è quella di assumere molti liquidi per compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea. 


E' un virus altamente infettivo e bastano 10 particelle virali a dare vita a un’infezione. La persistenza nell'ambiente è molto lunga, anche oltre le 2 settimane, la trasmissione avviene per via oro-fecale, aerosol e più spesso tramite acqua e cibo contaminati, per questo è molto importante l’attuazione di rigorose misure igieniche nella manipolazione e distribuzione di cibi e bevande: 

  • lavarsi le mani molto bene prima di toccare i cibi
  • non lavorare e soprattutto non stare a contatto con il cibo quando si è indisposti, soprattutto se si è affetti da gastroenterite, e fino a tre giorni dopo la guarigione;
  • lavare e disinfettare accuratamente tutti i materiali e le superfici  venuti a contatto con una persona infetta e/o con il virus;
  • utilizzare solo cibi di provenienza certificata, soprattutto nel caso di alimenti che vengono cotti poco, come i frutti di mare o le verdure fresche; 

Infatti, le epidemie sono spesso associate al consumo di insalate, cibi freddi, sandwich, prodotti di panetteria. Il cibo potrebbe essere contaminato alla fonte, da acque infette, sia nel caso di frutti di mare sia di verdure fresche o di frutti di bosco. In molti casi, la contaminazione è stata attribuita alle cisterne di raccolta dell’acqua o a piscine e fontane.

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